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Storia e Cultura dell' Armenia

Storia e Cultura

Geografia

L’Armenia si trova a sud del Caucaso, al crocevia tra Europa, Asia e Medioriente. Questo paese di grandi montagne e altopiani, confina con la Turchia ad ovest, con la Georgia a nord, con l’Azerbaijan ad est e con l’Iran a sud. Prendendo in considerazione le componenti culturali, storiche e anche politiche, l’Armenia è considerata una parte dell’Europa. Tuttavia, trovandosi all’incrocio tra Europa e Asia, è anche considerata una parte dell’Asia.

Prime civiltà

L’Armenia, essendo uno dei paesi più antichi del mondo, ha una storia di migliaia di anni e ha da offrirne più di quanto si possa immaginare. Una delle leggende che caratterizza l’Armenia è quella dell’Arca di Noè, secondo la quale l’arca si arenò sul Biblico monte Ararat, che apparteneva al territorio dell’Armenia. Secondo la leggenda, Hayk che era il discendente di Noè, è l’antenato degli armeni. L’Armenia viene chiamata “Hayastan” dagli armeni, in onore di questa leggenda antica. Si considera che la culla della civiltà armena abbia avuto origine nell’area della Valle di Ararat, dove il regno di Metsamor fu costruito. Uno degli imperi armeni più rilevanti nella storia è l’impero di Urartu. Esso unì alcuni regni che governavano la regione del Caucaso con successo dal 1200 al 800 a.C. A volte, l’Urartu veniva chiamato ‘‘il Regno di Ararat’’ e, in aggiunta, molte fonti storiche affermano che in tanti manoscritti antichi di varie nazioni, l’Armenia veniva chiamata ‘Urartu’. Il crollo della dinastia urartiana portò alla creazione di una nuova dinastia chiamata Orontid, che salì al governo dell’Armenia nel circa 600 a.C. Dopo centinaia di anni l’Armenia ebbe uno dei regni e governatori più potenti e permanenti della sua storia. Durante il regno di Tigran il Grande, L’Armenia conobbe la sua massima espansione territoriale, che si espandeva dal Caucaso alla presente Turchia Orientale, fino alla Siria e al Lebanone, dal Mar Nero al Mar Caspio, fino al Mar Mediterraneo; per questo, veniva chiamato ‘’il Regno dei Tre Mari’’. Questo avvenne dal 95 al 66 a.C. Dopo questa breve gloria, vari imperi e nazioni come i romani, i selgiuchidi, gli arabi e i bizantini dominarono il paese. Segue il periodo della fondazione del regno di Cilicia. Ruben fondò il regno di Cilicia, che si chiamava anche Piccola Armenia. Dopo un breve periodo di governo, nel 1375 il regno venne invaso dai mamelucchi. Dopo questa serie di eventi, l’Armenia perse la sua indipendenza per molti secoli, essendo dominata dagli Ottomani e dai Persiani. Durante e dopo la dominazione persiana, l’Armenia era divisa in varie parti, dividendosi prevalentemente in Armenia Orientale e in Armenia Occidentale. Questo avvenne grazie alle relazioni tra l’Iran, la Russia e i turchi-ottomani. Molto presto l’Armenia Occidentale, che era la parte principale sotto il governo dell’Impero Ottomano, venne completamente presa dalle mani del popolo armeno.

Genocidio Armeno e Formazione della Diaspora

I primi massacri degli armeni, compiuti dai turchi-ottomani, furono nel 1894 e dal 1895 al 1896. Durante questa prima ondata di massacri organizzati da Abdul-Hamid, 300.000 armeni vennero uccisi. La continuazione della prima ondata fu quella che è famosa al mondo come il Genocidio Armeno. Un milione e mezzo di armeni furono uccisi e deportati dall’Armenia Occidentale al deserto siriano - Deir Ez Zor, dal 1909 al 1915. Questo fu il primo genocidio del 20° secolo e continua ad essere negato dal governo turco. Il 24 Aprile è il giorno della commemorazione delle vittime del Genocidio Armeno, visto che il 24 Aprile del 1915 iniziò la seconda fase del genocidio, deportando e massacrando intelletuali, scrittori, compositori e rappresentanti dell’élite nazionale.

Attualmente ci sono tre milioni di armeni che vivono in Armenia, ma il numero totale degli armeni al mondo è 11 milioni. A causa delle deportazioni e dei massacri del 20° secolo gli armeni si sparsero in tutto il mondo, formando una Diaspora enorme. La comunità più grande degli armeni si trova in Russia, la seconda, invece, negli Stati Uniti. È stimato che ci sono 2.5 milioni di armeni insediati negli Stati Uniti come anche in Turchia. Le altre grandi comunità armene sono in Francia, Georgia, Canada, Argentina. In poche parole, in ogni angolo del mondo si può trovare almeno una piccola comunità armena.

Armenia Orientale e Repubblica Socialista Sovietica Armena

Nel 1922 l’Armenia fece parte dell’Unione Sovietica insieme alla Georgia e all’Azerbaijan. Anche se l’Armenia aveva perso tutta la parte occidentale e alcune regioni dell’Armenia Orientale, riuscì ad approffitarsi in modo significativo del sistema economico comunista. Dopo la sua esistenza sotto questo regime, nel 1990 l’Armenia dichiarò la sua indipendenza che divenne ufficiale il 21 settembre del 1991.

Armenia Moderna:  Rivoluzione di Velluto

L’Armenia è un paese in via di sviluppo. L’indipendenza ha aperto molte porte e opportunità in diversi aspetti, sia sul palco internazionale che per il paese stesso. Tante persone di diverse parti del mondo visitano l’Armenia per scoprirne di più di questo paese, che creò una storia iniziando e concludendo la rivoluzione pacifica con successo, senza causare nessun danno. Nell’ Aprile del 2018, Nikol Pashinyan ha iniziato le sue proteste contro il governo, camminando attraverso le regioni e arrivando fino alla capitale. Sempre più persone hanno iniziato ad unirsi all’ex giornalista, attivista politico e leader dell’opposizione, e quindi grazie alla solidarietà e alle battaglie pacifiche, l’autorità allora al potere, il primo ministro Serj Sargsyan, si dimise. Questo cambiamento ha donato luce e speranza agli occhi di ogni armeno.

Adesso l’Armenia è un paese che conserva fortemente la sua storia e le sue tradizioni e allo stesso tempo riesce ad andare pari passo con il mondo moderno. Una volta giunti in Armenia, si può notare la mescolanza dell’Oriente e dell’Occidente dal punto di vista architettonico, culturale e dell’atmosfera in generale.

Religione

Come è risaputo, l’Armenia divenne il primo paese a proclamare il Cristianesimo come religione di stato nel 301 d.C., grazie a San Gregorio, detto ‘l’Illuminatore. La maggioranza degli armeni, quasi il 94% di quelli che vivono in Armenia, si reputano cristiani, seguendo la Chiesa Apostolica Armena. Gli armeni, sia quelli dell’Armenia che quelli della Diaspora, appartengono alla Chiesa Apostolica Armena, così chiamata perché nacque dall’impulso della predicazione dei due apostoli Taddeo e Bartolomeo. Nonostante il fatto che durante la storia, tantissimi monasteri e chiese siano state distrutte dai nemici, sia nell’Armenia Orientale che in quella Occidentale, il paese è ancora pieno di monasteri e chiese antiche, che puntano sull’unicità della Chiesa Apostolica Armena e sulla sua archittetura.

 Lingua

La lingua armena è considerata una delle lingue più complicate al mondo, che ha una storia di 1500 anni. È una lingua indoeuropea, ma all’interno di questo gruppo costituisce un ramo a sé. Nel corso del tempo, ha preso parole ed espressioni dalla lingua hindi, persiana, araba, greca e latina.

La lingua armena è riuscita a sopravvivere fino ad oggi grazie all’alfabeto inventato nel V secolo da Mesrop Mashtots(361-440). Prima dell’invenzione dell’alfabeto, gli armeni usavano il greco per le loro scritture. Il nuovo alfabeto era trattato come un dono di Dio, un’arma d’intelletto contro l’oscura forza dell’intolleranza. La prima frase scritta in lingua armena suona cosi: ‘‘Conoscere la sapienza e la disciplina, percepire le parole della comprensione’’.

Popolazione

Gli armeni, uno dei popoli più antichi al mondo, hanno le loro origini risalenti al VII secolo a.C. La popolazione dell’Armenia attualmente è di circa 3 milioni, il 98% del quale sono armeni nativi. In tutto il mondo, invece, si contano circa 11 milioni di armeni e la maggioranza fa parte della Diaspora. A causa della travagliata storia, ci sono più armeni che vivono all’estero di quanto ce ne siano nel loro paese d’origine.

Cultura

La cultura armena contiene tanta diversità in sé; il miscuglio degli aspetti tradizionali, moderni e classici, la rende unica e percepibile. Una parte significativa della cultura armena, più precisamente l’arte, rispecchia la sua lunga storia , rappresentando i combattimenti e la bellezza della nazione.

Le tracce dell’architettura tradizionale armena sono riflesse su alcuni palazzi a Yerevan, cosi come su complessi monastici e chiese antiche. L’Armenia è considerata il paese delle pietre e delle montagne, ed è famosa per le pietre tipiche chiamate “khachkar”( croci di pietra) di varie misure e di vari stili. I khachkar sono diventati non solo un simbolo dell’architettura armena, ma anche una parte della cultura nazionale, avendo origini nel IV secolo. Queste pietre simboleggiano il Cristianesimo e venivano usate per scopi diversi.

La cultura armena è ricca di arti applicate e belle arti. La creazione di gioielli, sopratutto d’argento, e la tessitura di tappeti e merletti sono sempre stati sul mercato e ben sviluppati per secoli. Nel passato, i tappeti venivano comunemente usati per scopi diversi, come, per esempio la decorazione, grazie al fatto che di solito, vengono abbelliti con dei disegni tradizionali armeni di vari colori.

La letteratura armena iniziò a prosperare e svilupparsi subito dopo l’invenzione dell’alfabeto armeno, creato da Mesrop Mashtots. Uno dei più grandi storici della storia armena è Movses Khorenatsi appartenente al IV secolo. I suoi lavori storici, in particolare quello chiamato ‘‘Storia dell’Armenia’’, contengono una quantità significativa di dati storici non solo dell’Armenia, ma anche dei paesi dell’Asia Occidentale. Ci sono centinaia di poeti e scrittori armeni che hanno contribuito alla formazione e allo sviluppo della letteratura e cultura armena. Tra tanti poeti e scrittori armeni possiamo ricordarne alcuni come William Saroyan, Levon Shant, Paruyr Sevak, Yeghishe Charents, Khachatur Abovian, Erik Bogosian, Chris Bohjalian, Peter Balakian, Hovhannes Tumanyan, Yervand Odian, Khachik Dashtenc, Petros Dourian, Kevork Ajemian ecc.

La musica armena con i suoi generi é tanto variegata quanto la cultura. La musica tradizionale armena esiste da secoli, conservando il suo carattere unico grazie agli strumenti medioevali e all’entusiasmo di proteggerla, poiché è considerata un patrimonio nazionale.Le melodie tradizionali armene non suonano similmente alle altre, grazie agli strumenti musicali come il tavigh (l’arpa) e il qnar (la lira) tra gli strumenti a corda, lo sring (un tipo di flauto piccolo), la zurna tra gli strumenti a fiato, e il tmbuk (il tamburo) come strumento a percussione. Tra gli strumenti musicali tradizionali che hanno vere origini armene c’è il duduk, uno strumento a fiato, fatto a mano con il legno dell’albicocco. Ha un ruolo importante nella storia e cultura armena, visto che il suono morbido e tremolante esprime la tristezza della storia armena. Uno dei più grandi suonatori di duduk è Dzivan Gasparian, la cui musica è presente persino nel famoso film ‘’Il Gladiatore’’. Ha collaborato con grandi produttori cinematografici come Peter Gabriel, Hans Zimer, ecc. Inoltre, l’Armenia ha molti suoi compositori e musicisti nel campo della musica classica. I rappresentanti più notevoli della musica armena del XX secolo sono i compositori Aram Khachaturian e Arno Babajanian. È importante menzionare anche il nome di Sergey Khachatryan, che è uno dei migliori violinisti del mondo che ha vinto il Primo Premio al concorso Queen Elisabeth in Belgio, nel 2005.

L’Armenia, essendo un paese di artisti e opere d’arte di successo, ha regalato al mondo molti pittori e architetti unici. Quest’ambito della cultura è sempre stato sviluppato insieme agli altri, contribuendo ugualmente al quadro culturale del paese. A partire già dalle prime civiltà fino ad oggi, i quadri armeni continuano ad evolversi. Alcuni dei notevoli pittori armeni sono Hovhannes Ayvazovsky, Martiros Saryan, Minas Avetisian, Arshile Gorky. Uno degli scultori e stilisti contemporanei armeni è Arman Nur. Nel 2017, alla Biennale di Firenze, la giuria internazionale gli ha conferito il primo premio, il Lorenzo il Magnifico Award per la sezione di gioielleria artistica.